È quello che vi proponiamo di scoprire attraverso delle spiegazioni e alcuni esempi di utilizzo.
Cosa sono i gap?
Viene definito gap un buco di quotazione in un’analisi grafica. Si tratta di un indicatore grafico che permette di misurare la forza di una tendenza. Più semplicemente, un gap indica una zona nella quale il valore di una coppia di valute non è stato quotato.
I gap si possono osservare sui grafici a candela giapponese dove sono facilmente reperibili. Quando una candela mostra un valore di apertura più alto del valore di chiusura della candela precedente si osserva un buco nel grafico. È questa rappresentazione che viene definita gap.
Generalmente i gap vengono osservati nei grafici giornalieri quando una coppia di valute apre ad un valore superiore al valore di chiusura o ad un valore inferiore a quest’ultimo.
Questi gap sono interessanti nel senso che sono generalmente compensati molto rapidamente e possono quindi essere utilizzati per una strategia di trading a breve termine. Tuttavia la strategia da adottare per trattare questi gap dipende dal tipo di gap osservato.
Trattare i differenti tipi di gap
Per aiutarvi meglio ad utilizzare i gap nel quadro di una strategia di trading, ecco alcune spiegazioni relative ai vari tipi di gap che potete osservare:
- Trattare i “breakaway gap”: si definiscono “breakaway gap” i gap di rottura. Generalmente questi gap annunciano un ritorno di tendenza. Sono di grande taglia e mostrano dei volumi di transazione elevati. Questi gap sono solo raramente completamente compensati ma possono servire come livello di supporto o di resistenza per i minuti e le ore seguenti
- Trattare i “runaway gap”: i “runaway gap” sono al contrario dei gap che indicano il proseguire di una tendenza. Questo tipo di gap lo si può osservare generalmente nella direzione della tendenza in corso, a metà strada del movimento osservato. Indicano quindi un prolungamento e possono essere utilizzati come punto di ingresso per comprare o vendere una coppia di valute.
- Trattare gli “exhaustion gap”: l’ultima forma che può assumere un gap viene chiamata “exhaustion gap”. Si può tradurre questa espressione inglese con “gap d’esaurimento”. Questa figura particolare indica quindi la fine di una tendenza senza necessariamente parlare di ritorni di tendenza come per il breakaway gap. Generalmente l’exhaustion gap si forma alla fine di un movimento al rialzo o al ribasso in prossimità di un supporto o di una resistenza. È quindi segno che la tendenza è prossima alla fine. Questo gap è spesso compensato nelle ore o nei giorni che seguono la sua apparizione. Una volta compensato indica un ritorno della tendenza precedente.
Alcuni consigli supplementari per trattare i gap
È estremamente difficile anticipare la formazione o l’apparizione di un gap perché ciò richiede una solida conoscenza dell’analisi grafica e tecnica e rimane un metodo poco affidabile anche per gli esperti. È dunque preferibile aspettare la formazione di un gap e servirsene per adattare la propria strategia di trading agendo direttamente sul mercato.
La maniera in cui si comporta il valore del cross seguito dopo la formazione del gap è anche interessante perché la velocità e l’ampiezza del riempimento permettono di cogliere degli indizi relativi alla direzione dei futuri movimenti.
Migliorare il proprio trading con i gap
Grazio all’analisi dei gap potrete rapidamente anticipare l’evoluzione a breve termine di una tendenza utilizzando i dati grafici. Trattando sistematicamente i gap potrete dunque massimizzare le vostre possibilità di guadagnare rapidamente e con sicurezza.