Devo tenere oro in portafoglio? Quanto?
Se non tieni oro in portafoglio non capisci nulla di economia ( Ray Dalio). Una quota di oro va sempre tenuta in portafoglio. Una quota intorno al 5% in ETF specializzati in oro in un portafoglio ben diversificato potrebbe essere una buona regola. Tutta la performance dell’oro tiene conto della rivalutazione del dollaro americano rispetto all’euro. Il dollaro, con il quale è quotato l’oro, è correlato negativamente con il prezzo del metallo giallo: uno sale e l’altro scende. L’oro ha una seconda caratteristica. Questo asset, specialmente in questi anni, è stato utilizzato anche come vero e proprio sostituto dei titoli di stato. Oro e rischio, Il portafoglio perfetto.
Oro e tassi
Infatti, con il QE (Quantitative Easing) della BCE e della Bank of Japan e le politiche monetarie, i tassi d’interesse di molti titoli governativi ritenuti beni rifugio (come, per esempio quelli tedeschi e francesi) sono finiti in negativo spingendo gli investitori in parte verso oro ed ETF specializzati in oro. Per questo una quota (intorno al 5%) in lingotti o ETF in oro in un portafoglio dovrebbe essere presente in portafoglio. Nei prossimi mesi, specie alla fine del mandato di Draghi, sarà bene seguire l’evoluzione dei tassi dei mercati obbligazionari dell’area euro. Nel momento in cui i rendimenti delle obbligazioni della zona euro tornassero a offrire rendimenti più vicini alla media di lungo termine, gli investitori potrebbero essere tentati di tornare ad acquistare titoli di stato invece che oro.
Portafoglio – Come distribuire i pesi?
Premessa: gli asset da inserire in un portafoglio si possono decidere in base alla analisi fondamentale nel caso delle azioni per es., ma l’entrata a mercato si decide con l’analisi tecnica. Vediamo quindi come distribuire il peso dei vari asset. A titolo di esempio, possiamo suggerire di sovra pesare la quota di azioni in portafoglio del 10% (portandola quindi al 51,6%), di ridurre al tempo stesso dell’8% (fino al 16,4%) il peso dei titoli di Stato e di effettuare ulteriori marginali cambiamenti a favore di oro (+1%) e a svantaggio di high yield (-1%) e real estate (-2%). Ma si tratta di decisioni tipicamente tattiche. Un esempio di distribuzione dei pesi in portafoglio.
Oro e rischio
L’attuale scenario di mercato è caratterizzato da crescita, bassa inflazione, bassi tassi di interesse, bassa disoccupazione. Un mondo quindi “quasi” teoricamente perfetto per investire con serenità. Proprio in questi momenti si rischia si cadere in una fase di sottovalutazione del rischio. Potrebbe essere invece il caso di iniziare a pensare a strategie adatte a calmierare le potenziali minacce che potrebbero presentarsi nei prossimi mesi. Potrebbe essere il momento di decorrelare gli asset nel proprio portafoglio. Come la teoria insegna, diversificare con attività che viaggiano in modo non sincrono con le altre permette di attenuare i rischi. Si potrebbe inserire un po’ di oro ( e argento) nei propri investimenti per aumentare la decorrelazione del proprio portafoglio.
Oro in Portafoglio
Qual’è il portafoglio perfetto? Il portafoglio perfetto è suddiviso in quattro parti: il 25% in azioni, il 25% in oro, il 25% in titoli governativi a breve e infine il 25% in titoli governativi a lungo. Francesco Caruso, noto analista italiano, cita la ripartizione del portafoglio “perfetto”, nata negli Stati Uniti, per un investitore che ragiona in euro scegliendo le seguenti categorie:
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- indice tedesco DAX 30 per le azioni,
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- oro
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- CTz italiani (zero coupon) per i titoli a breve
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- Bund tedesco decennale per i governativi a lunga
I titoli di Stato italiani e tedeschi possono essere acquistati sul mercato secondario, mentre oro e Dax possono essere replicati con gli Etf. Un portafoglio che ha anche basse commissioni. Detenere in maniera equilibrata questi quattro asset è una garanzia per ogni fase di mercato, dalla contrazione all’accelerazione. C’è sempre una coppia di asset che funziona abbastanza meglio delle altre permettendo una rivalutazione del portafoglio in generale. il principio della diversificazione e dei vasi comunicanti appare l’unica arma possibile per muoversi in mercati finanziari sempre più imprevedibili.
L’oro in portafoglio è sempre presente ed è un fattore di stabilità e minor rischio assieme ad asset molto diversificati il cui peso può essere scelto in base alle proprie esigenze e profilo di rischio.
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