I paesi produttori di riso
I paesi responsabili della produzione del riso devono alimentare oltre la metà del pianeta, per la quale questo cereale è l’alimento base. Il riso è infatti ad oggi al secondo posto della classifica mondiale dei cereali più sfruttati al mondo.
Si noti che esiste una forte correlazione tra i paesi che producono il riso e quelli che lo consumano perché soltanto il 6% della produzione mondiale è destinata all’esportazione verso i paesi non produttori.
Non vi insegniamo niente dicendovi che il riso è prodotto soprattutto in Asia orientale e meridionale, più spesso da produttori locali a dimensione familiare che coltivano soltanto piccole particelle.
È quindi sempre in Asia che il consumo di riso è il più significativo con non meno di 80 Kg consumati ogni anno per abitante, ovvero 8 volte di più del consumo medio europeo.
Più precisamente sono l’India e la Cina che raggruppano la maggior parte della produzione di riso al mondo. Ma altri paesi come la Tailandia, il Vietnam, gli Stati Uniti ed il Pakistan esercitano un commercio internazionale del riso esportandolo verso il resto del mondo.
I mercati finanziari del riso
È ovviamente sul mercato americano del CBOT (Chicago Board of Trade) che il riso viene quotato in borsa. Le transazioni sul riso greggio si fanno per mezzo di contratti a termine o future e la sua quotazione viene effettuata in centesimi di Dollaro USA alla libbra.
Per capire meglio, vi indichiamo che una libbra equivale a circa 0,450 Kg nel nostro sistema di misura.
Ovviamente è possibile investire nel riso da qualunque posto del mondo e on line, soprattutto grazie ai mediatori Forex.
I valori del riso
I valori del riso sono stati per molto tempo esenti dalla volatilità con dei corsi di una rara stabilità, soprattutto nel corso degli anni 2000 durante i quali la libbra era quotata in media 10 centesimi di dollaro USA. Ma la crisi economica del 2008 ha rapidamente spinto i valori del riso verso l’alto, permettendo loro di raggiungere i 24 centesimi di dollaro USA, cioè il suo livello storico più alto. Bisognerà aspettare alcuni anni perché il prezzo del riso ridiscenda ad un livello più stabile intorno ai 14 centesimi di dollaro USA nel 2010, per poi risalire leggermente a 16 centesimi di dollaro USA nel 2011.
Perché trattare il riso?
I vantaggi nel trattare il riso a breve termine come a lungo termine sono numerosi. Innanzitutto, il riso è un investimento di base interessante perché gli specialisti di questo mercato sono d’accordo nel dire che la sua commercializzazione è sul punto di conoscere un forte periodo di espansione. D’altra parte questa espansione genera delle fluttuazioni altrettanto importanti a breve termine, il che facilita i guadagni per i trader di CFD che possono così speculare sul rialzo come sul ribasso del prezzo di questo cereale. Per farlo, bisognerà interessarsi più all’analisi tecnica che all’analisi fondamentale perché, a parte le catastrofi naturali, pochi fattori influenzano i valori del riso.