EUR/USD

L’euro ha trascorso gran parte della settimana cercando di recuperare, ma come potete vedere, abbiamo restituito un bel po’ dei guadagni. Il livello di 1,12 sopra è un’importante barriera di resistenza, quindi non è una grande sorpresa vedere che ci siamo ritirati da quella soglia. In questo modo, abbiamo finito per formare una shooting star e penso che sia molto probabile che andremo a guardare verso il fondo dell’intervallo complessivo che si estende fino al livello di 1,0850. Guardando questo grafico, siamo molto in una tendenza al ribasso e sembra che continueremo come tali.

GBP/JPY

La scorsa settimana la sterlina britannica è aumentata rispetto allo yen giapponese, estendendosi quasi fino al livello di ¥165. A quel punto, il mercato si è poi ribaltato per diminuire in modo piuttosto significativo e ha formato un’enorme shooting star. La shooting star ha perforato la parte superiore dell’indicatore della Bollinger Band, e quindi non sarebbe una grande sorpresa vedere questo mercato ritirarsi verso la parte centrale della fascia, vicino al livello di ¥155.

Tieni presente che la coppia è molto sensibile alla propensione al rischio dei mercati, poiché lo yen giapponese è considerato una “valuta più sicura” da tenere in tempi di turbolenza. Ne abbiamo in abbondanza là fuori.

AUD/USD

Il dollaro australiano ha fallito nella stessa resistenza che aveva toccato in precedenza, ovvero la soglia di 0,75. Ciò suggerisce che il mercato è pronto a scendere e se scendiamo al di sotto del fondo della candela potrebbe far scendere questo mercato al livello di 0,7350. La rottura al di sotto di tale livello potrebbe quindi aprire la possibilità che il dollaro australiano scenda al livello di 0,70 a lungo termine. Questa è un’area che è stata piuttosto favorevole più di una volta.

NZD/USD

Il dollaro neozelandese ha inizialmente tentato di salire durante la settimana, ma ha incontrato un po’ di resistenza vicino al livello di 0,70. Rinunciando a questi guadagni, abbiamo formato una “shooting star”. Se scendiamo al di sotto della parte inferiore delle candele che compongono le ultime due settimane, è molto probabile che potremmo andare verso la soglia di 0,76, forse anche fino alla soglia di 0,65 a lungo termine. Questo ovviamente sarebbe un tipo di mossa “risk-off”.

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