Che cos’è uno swap di valute?
Si chiama “Swap di valute” il fatto che due entità scambiano una quantità determinata di valute tra loro con l’impegno di restituirsi reciprocamente queste valute alla fine di un periodo fissato in anticipo. Il termine inglese può essere in questo caso tradotto con “scambio di valute”.
Spesso utilizzato dai professionisti della finanza o del commercio internazionale, lo swap di valute può avere una durata precisa più o meno lunga che può raggiungere i 30 anni al massimo. Sul piano giuridico, lo swap di valute non è un prestito e non deve quindi essere obbligatoriamente menzionato nella contabilità delle imprese che lo realizzano.
In uno swap di valute si tratta quindi di scambiare un certo ammontare in valuta straniera senza tenere conto degli interessi, visto che le due valute in gioco sono in questo caso differenti.
Lo scopo di questi scambi di valute per le società è di disporre di valute straniere per realizzare degli acquisti o per pagare dei prestatari senza dover subire tassi supplementari. Per esempio, un’impresa americana che acquista materie prime in Europa potrà scambiare delle valute con un’impresa italiana che esternalizza una parte della sua produzione negli Stati Uniti. In questo modo ognuna delle due parti ci guadagna.
Lo swap di valute e i tassi di interesse
La maggior parte delle volte gli swap di valute sono abbinati a degli swap di tassi d’interesse. Accade soprattutto quando le società coinvolte desiderano realizzare degli acquisti di titoli a tasso fisso o scambiarli con dei titoli a tasso variabile, sperando così di realizzare un plusvalore alla scadenza del contratto. Succede soprattutto quando un organismo cerca di acquisire dei titoli a buon mercato per poterli scambiare con dei titoli nella valuta che gli interessa.
Per esempio, riprendiamo la nostra società americana e la nostra società italiana. Queste due società potranno accordarsi per uno swap di valute indicando la quantità ma anche il tasso d’interesse che si applica così come una data di scambio fissata in anticipo. L’interesse è che questa data di scambio può essere cambiata a seguito di negoziazioni in un periodo di 10 anni, fatto che permette di mirare ad un tasso di interesse reale più interessante.
Si distinguono comunque tre tipi di swap di valute in funzione dei tassi di interesse. Il primo è il “Basis Swap” che indica che il tasso di interesse delle due valute è variabile. È il sistema più semplice.
Un altro tipo di Swap offre invece un tasso fisso a fronte di un tasso variabile. In questo caso specifico gli interessi vengono pagati dal lato fisso come per gli swap con tasso di interesse classico e si utilizza un tasso di interesse assoluto o spread su un certo tasso stabilito. In compenso non c’è spread sul tasso di interesse variabile.
Infine esistono degli swap di valute i cui due tassi di interesse sono variabili. In questo caso si calcola la differenza tra questi due tassi e si imputa il risultato all’una o all’altra delle parti secondo la direzione dell’evoluzione.
Perché lo swap di valute è stato creato?
Gli scambi finanziari come descritti dagli swap di valute sono sempre esistiti. Lo scopo di questi scambi era prima di tutto di evitare i controlli. Attualmente, perdurando la crisi finanziaria del 2008, la FED ha finalmente deciso di incitare le banche centrali ad utilizzare esse stesse questo tipo di scambi di valute per favorire gli scambi con il Brasile, la Corea del Sud o il Messico.
Aiutatevi con lo swap delle valute!
Sebbene sia utilizzato dai professionisti della finanza e del commercio, lo swap delle valute è un elemento interessante da integrare nell’analisi tecnica del Forex per ottenere maggiori guadagni. Prestateci attenzione per individuare i movimenti interessanti.