USA – previsioni sul meeting FOMC di giugno

USA – previsioni sul meeting FOMC di giugno

USA – previsioni sul meeting FOMC di giugno

Stando a i più noti analisti, la riunione del Comitato di politica monetaria della Federal Reserve prevista nel il mese di giugno dovrebbe terminare verso un rialzo dei tassi dei fed funds di 25pb, a un intervallo obiettivo di 1,75-2%, pienamente già scontato dai mercati finanziari e, quindi, potenzialmente proficuo di marginali effetti in sede di effettiva applicazione.

Gli stessi osservatori rammentano similmente come sia molto probabile che il bollettino diramato a margine dell’incontro porterebbe le previsioni di ulteriori graduali rialzi, e che possa allo stesso modo variare la guidance della policy monetaria della banca federale statunitense, cancellando il ragguaglio all’aspettativa che i tassi di policy restino “per un certo tempo al di sotto del livello stimato per il più lungo termine”. Il bollettino potrebbe insomma indicare solo che la politica monetaria “rimane conciliante”.

Fino ad ora, viene evidenziato come l’aleatorietà sul livello del tasso di neutralità di breve e di medio lungo termine, insieme all’occasione di poter entrare in un terreno più restrittivo, potrebbe essere sufficiente per poter indurre il FOMC a conferire, e di riflesso ad agire, con grande cautela. È alquanto probabile che a orientare la policy monetaria sarà sostanzialmente il livello del tasso di neutralità, con la deduzione che le scelte del Comitato di politica monetaria verranno assunte a vista, verso un’ottica ben più vicina delle visioni più ampie cui il FOMC aveva abituato gli osservatori.

Per come poi attiene le stime macroeconomiche e dei tassi, le risultanze dovrebbero essere moderatamente variate rispetto a quanto annunciato a marzo, con un incremento sopra il potenziale, un tasso di disoccupazione ai minimi e un’inflazione permanentemente intorno al 2%, come da target della banca. Il numero di rialzi previsti attraverso il 2018 dovrebbe rimanere tra tre e quattro, con la mediana che può muoversi in base all’evoluzione dell’inflazione nei prossimi trimestri. Dopo l’estate le mediane per il 2018-20 potrebbero mutare per via dell’arrivo di due nuovi membri del Board e del recente presidente della San Francisco Fed.

Traendo le debite conclusioni, è bene aspettarsi una assemblea con poche sorprese, e con l’avvio di una fase di rinnovata cautela nell’assunzione delle decisioni del comitato. Ci attendiamo un aumento dei fed funds di 25 punti base, con votazione all’unanimità e aumento dell’intervallo obiettivo a 1,75%-2%, mentre il tasso sulle riserve in eccesso dovrebbe crescere di solo 20 punti base.

Per quanto riguarda poi il modo del comunicato e della conferenza stampa di Powell, il numero 1 del board dovrebbe ribadire la propria idea di prolungare questa strada di graduali rialzi, verso le variazioni della guidance di cui sopra abbiamo presto detto. Gli aggiornamenti delle proiezioni economiche dovrebbero rendersi ancora incoraggianti e in grado, almeno per ora, di assicurare un buon margine di manovra al FOMC.

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