Male contro lo yen ancora il dollaro australiano,considerato generalmente termometro dell’appetenza generale per il rischio, che crolla fino al minimo dal 2009.
Evasione dal rischio: gli investitori si rifugiano nello yen, considerato moneta rifugio per eccellenza; e i buy sono così poderosi da dare inizio ad un flash crash sulle principali valute scambiate per contro la moneta giapponese. Flash crash per la relazione USD-JPY, che soffre la diminuzione più forte dal 2009 precipitando al minimo in più di due anni. Si parla di fulmineo panic bid sullo yen per contro il dollaro, con il rapporto USD-JPY che scivola da quota 109 fino a 104,87 nelle contrattazioni asiatiche.
I forti movimenti sono causati altresì dalla liquidità risicata corrente sui mercati e dal coefficiente Apple, dopoché il colosso americano ha annunciato di essere stato costretto a sezionare le stime sul fatturato, corresponsabile il rallentamento dell’economia cinese.
E’ di conseguenza boom di flussi stop-loss da parte di quegli investitori i quali per mesi avevano detenuto posizioni short sullo yen.
Disastro contro lo yen anche per il dollaro australiano, considerato generalmente termometro dell’appetito globale per il rischio, che crolla fino al minimo dal 2009 a $0,6776.
Dollaro Usa in generale sotto pressione, con il Dollar Index che viaggia attorno a quota 96,551, mentre l’euro cede sullo yen più dell’1,5% a JPY 121,41.
Intervistato da Bloomberg Brad Bechtel, responsabile globale del mercato del forex presso Jefferies, motiva il flash crash proprio con la notizia di Apple.
“E’ stata questa a scatenare i flussi verso gli asset considerati più sicuri, fattore che ha a sua volta provocato il flash crash sul forex“, ha detto.
Ray Attrill, responsabile della divisione di strategia sul forex presso la National Australia Bank ha spiegato inoltre che, a suo avviso, dietro i forti movimenti potrebbero esserci gli investitori retail:
“Il cambio AUD/JPY (dollaro australiano-yen) è tra quelli più attivi scambiati dagli investitori retail. Immagino poi che dopo la corsa iniziale abbiano inciso anche gli algoritmi“.
Dopo il flash crash la condizione si assesta. Il cambio USD/JPY rimane sotto forte pressione, cedendo più dell’1% a 107,52; AUD/USD riduce le perdite a -0,40% a 0,6957. EUR/JPY -1% a 122,24.